Il buon funzionamento di uno Stato dipende dall'educazione dei suoi cittadini. Per gli egizi l’educazione dei loro figli era di primaria importanza, quindi, già dalla più tenera età, li istruivano in un clima di uguaglianza: colui che era nato da un contadino poteva, in teoria, formarsi accanto al figlio del faraone.
La scuola fu istituita solo quando fu necessario riorganizzare tutta l’amministrazione.
I bambini di cinque anni andavano nelle scuole che si trovavano accanto ai templi; chiamate anche “case della vita”, erano riservate agli scribi, per accedere all'amministrazione dello Stato. Gli esercizi venivano svolti su tavole di legno imbiancate, che potevano essere riutilizzate lavandole; il papiro, il materiale più costoso, veniva invece usato ai livelli di istruzione superiori.
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